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C° 3^Cl Palombaro Emilio BIANCHI M.O.V.M.

Medaglia d’Oro al Valor Militare 
motivo del conferimento al 2° Capo Palombaro Emilio BIANNCHI

Eroico combattente, fedele collaboratore del suo ufficiale, dopo averne condivisi i rischi di un tenace, pericoloso addestramento, lo seguiva nelle più ardite imprese e, animato dalla stessa ardente volontà di successo, partecipava con lui ad una spedizione di mezzi d'assalto subacquei che forzava una delle più potenti e difese basi navali avversarie, con un'azione in cui concezione operativa ed esecuzione pratica si armonizzavano splendidamente col freddo coraggio e con l'abnegazione degli uomini.
Dopo aver avanzato per più miglia sott'acqua e superato difficoltà ed ostacoli di ogni genere, valido e fedele aiuto dell'ufficiale le cui forze erano esauste, veniva catturato e tratto sulla nave già inesorabilmente condannata per l'audace operazione compiuta.
Noncurante della propria salvezza si rifiutava di dare ogni indicazione sul pericolo imminente, deciso a non compromettere l'esito della dura missione. Col suo eroico comportamento acquistava diritto all'ammirata riconoscenza della Patria e al rispetto dell'avversario. 
Alessandria, 18 - 19 dicembre 1941

 

Nato a Sondalo (Sondrio) il 22 ottobre 1912. Volontario nella Regia Marina dal marzo 1932 ed assegnato alla categoria Palombari, frequentò il Corso di specializzazione presso la Scuola C.R.E.M. del Varignano (La Spezia) ed al termine imbarcò sulla nave idrografica Ammiraglio Magnaghi, con la quale compi poi due crociere idrografiche nell'Egeo e nel Mar Rosso.
Nel 1934 imbarcò sull'incrociatore Fiume, dove conseguì la promozione a Sottocapo, e nel 1936 venne destinato al 1° Gruppo Sommergibili di La Spezia. Conseguita la promozione a Sergente nel 1937, passò ad operare nella 1a Flottiglia MAS, dando inizio all'addestramento che lo doveva poi far diventare Operatore dei mezzi d'assalto subacquei.

L'impresa di Alessandria

il 14 dicembre il sommergibile Sciré comandato dal tenente di vascello Junio Valerio Borghese si diresse verso la costa egiziana per l’attacco previsto nella notte tra il 18 ed il 19 Dicembre.

I tre SLC (Siluro a Lenta Corsa), pilotati ciascuno da due uomini di equipaggio, penetrarono nella base per dirigersi verso i loro obiettivi oltrepassando le imponenti misure difensive di cui il porto di Alessandria disponeva.

L’equipaggio Luigi Durand de La Penne – Emilio Bianchi sul maiale n.221, puntò verso la corazzata HMS Valiant (dislocamento 27.500 tonnellate). Posizionato il mezzo sotto la carena della nave gli operatori sono catturati, portati sulla corazzata e rinchiusi in un compartimento sotto la linea di galleggiamento, nella speranza di convincerli a rivelare il posizionamento delle cariche. Alle ore 05:50 La Penne comunica all’ammiraglio Cunningham di evacuare l’equipaggio. Alle ore 06:00, l’esplosione squarcia la carena della corazzata.

Vincenzo Martellotta e Mario Marino, sul maiale n.222, e Antonio Marceglia e Spartaco Schergat sul maiale n.223,condussero con successo il loro attacco rispettivamente verso la petroliera Sagona e la corazzata HMS Queen Elizabeth.

La corazzata HMS Queen Elizabeth

L’azione italiana costò agli inglesi quanto una battaglia navale perduta e fu tenuta per lungo tempo nascosta, sorte volle che il basso fondale del porto permettesse alle corazzate di appoggiarsi sul fondo mantenendo le navi in apparente condizione di navigare.

Emblematica la frase di Sir. Winston Churchill << …sei Italiani equipaggiati con materiali di costo irrisorio hanno fatto vacillare l’equilibrio militare in Mediterraneo. >>

Finita la guerra, i sei incursori sono decorati con la Medaglia d’Oro al Valor Militare a Taranto, presente alla cerimonia, sarà lo stesso ex-comandante della Corazzata HMS Valiant, il Commodoro Sir. Charles Morgan ad appuntare le onorificenze agli incursori La Penne e Bianchi.

Condotto in un campo di concentramento e rimpatriato al termine del conflitto. Promosso per meriti di guerra Capo di 3a Classe e di 2a Classe, nel 1954, a scelta, conseguì la promozione a Capo di 1a Classe Palombaro.
Nel grado di Ufficiale del C.E.M.M. prestò successivamente servizio al Centro Subacqueo del Varignano, al Nucleo Sminamento di Genova ed infine all'Accademia Navale di Livorno, terminando la carriera nel grado di Capitano di Corvetta (CS).

Il 18 dicembre 2004, nell'anniversario dell'attacco di Alessandria d'Egitto, ha presenziato al varo del nuovo sottomarino Scirè.

In occasione del suo centesimo compleanno, nel 2012, è stato omaggiato dal presidente della Repubblica di una medaglia commemorativa.
Emilio Bianchi è morto all'età di 103 anni a Torre del Lago (Viareggio) nel 2015.

La Marina Militare ha deciso di intitolare a Emilio Bianchi la fregata missilista FREMM F 599, unità navale non ancora in costruzione la cui entrata in servizio è prevista per il 2022.


Altri riconoscimenti per merito di guerra:

  • Promozione a Capo 3a Classe (1941);
  • Promozione a Capo 2a Classe (1941). 
Emilio Bianchi è uno degli ultimi eroi d’Italia, uno di quei pochi che la medaglia d’oro al valore militare l’ha presa da vivo. Grazie ad un’impresa leggendaria, una di quelle che hanno segnato la partecipazione italiana alla seconda guerra mondiale.